Archive for janvier 2012

Terminologie technique des embarcations : les yachts


on

No comments



La personne qui recherche un yacht, désire un plus grand niveau de confort par rapport à qui préfère les prestations d'un bateau à voile.
Actuellement les bateaux disposent d'espaces intérieurs si fonctionnels que l'on peut considérer chaque embarcation comme une maison flottante.
Chaque yacht peut être doué d'un « pont fly », un pont complémentaire où l'on trouve le second poste de commande. Dans le cas où le bateau ne dispose pas d'un pont fly, nous pouvons le considérer comme un modèle « open ».
Les différents niveaux sont appelés « ponts » : les principaux sont le pont inférieur et le pont supérieur mais d'autres niveaux peuvent être présents sur le bateau.
En descendant au pont inférieur on peut trouver les cabines pour les invités, la cabine armateur, celle de l'équipage, la salle des moteurs, le cœur du bateau et le garage, conçu pour contenir un tender et une moto-marine. Les cabines sont caractérisées par la présence de leur propre toilette et de tout confort, comme la climatisation, un ameublement élégant et la décoration.
La cabine armateur se situe au milieu du bateau et souvent il s'agit d'une suite avec vue panoramique. Le cockpit est la partie externe et précisément c'est le salon extérieur où l'on peut trouver la table, des sofas et les bains de soleil.
A l’extrême de la proue il y a l'ancre.

Aventure en mer, luxe et confort : ceux-ci sont les ingrédients d'un séjour en bateau.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Chi ricerca uno yacht, ha un maggiore desiderio di comfort e comodità rispetto a chi preferisce le prestazioni di una barca a vela.
Attualmente gli yacht dispongono di interni tali da fare sembrare l'imbarcazione una vera casa galleggiante.
Idealmente ogni yacht può essere dotato di un Fly bridge, ovvero un ulteriore ponte di comando rispetto al principale: in caso contrario può essere definita semplicemente un modello open.
Sono presenti vari livelli, chiamati ponti: i principali sono ilsottocoperta e il ponte di coperta ma ulteriori livelli possono essere presenti.
Nel sottocoperta troviamo le cabine per gli ospiti, la cabina armatore e quella del marinaio, la sala macchine ovvero il cuore dell’imbarcazione, la sala impianti e il garage, predisposto per ospitare un tender e/o una moto d’acqua.
Le cabine sono generalmente dotate di aria condizionata indipendente, ben arredate, ognuna con proprio bagno.
La cabina armatore a centro barca spesso è un' elegante suite con vista
panoramica. Con pozzetto viene denominata la parte aperta di una imbarcazione, ovvero un salotto all’aperto in cui possono essere posizionati un tavolo, divani e prendisole.

Ad estrema prua, è situata la zona di ancoraggio.

Avventura sul mare, lusso e comfort: questi gli ingredienti di un soggiorno su uno yacht.


Terminologia tecnica delle imbarcazioni # 1: la barca a vela.


on

No comments

Tutti conosciamo la struttura di una barca a vela, ma sappiamo chiamare ogni sua componente con il giusto nome?
Lo scafo è la parte fondamentale dell'imbarcazione che garantisce il galleggiamento.

Lo scafo si suddivide in prua, la parte anteriore e poppa, quella posteriore: i fianchi sono chiamati murate.
La parte dello scafo al di sopra della linea di galleggiamento si chiama
opera morta, a causa della funzione meno importante rispetto alla parte al di sotto della linea di galleggiamento, chiamata per l'appunto, opera viva o carena.
L'interno dello scafo è generalmente suddiviso in vari ponti: i principali sono
il ponte di coperta, ovvero il ponte superiore e principale e il ponte di sottocoperta, situato sotto quello di coperta, suddiviso in varie aree accessibili da posizioni diverse, dove sono presenti principalemnete le varie cabine.
L'organo di direzione è il timone ed è posto all’estrema poppa.
Il
pozzetto è lo spazio situato in coperta, al centro o a poppa per permettere all'equipaggio di sedere ed essere riparati.
E' la velatura genera la propulsione: la vela anteriore e' detta fiocco e la vela posteriore e' detta randa.
La vela è una superficie di tela o di materiale sintetico. Il suo funzionamento si basa sull'interazione fra il vento e uno o più elementi fissi o mobili presenti sul mezzo di trasporto che fa uso di tale sistema di propulsione. L'albero ha la funzione di sostenere le vele.
Le manovre fisse sono l' insieme di cavi che sostiene l'albero maestro; le manovre correnti o mobili sono invece costantemente manovrate per aumentare le prestazioni della barca.


.
La barca a vela presenta altre numerose componenti come testimoniato nell'immagine riportata in alto.
Tra i principali elementi troviamo:


1 - La randa
2 - Il fiocco , ovvero la vela triangolare , più piccola fissata prua e in testa d'albero
3 - Lo spinnaker
4 - Lo scafo
5 - La deriva, l'appendice simile ad un'ala collocata perpendicolarmente nella parte più bassa dello scafo
6 - Il timone
7 - Lo skeg, ovvero la pala del timone piccola
8 - L' albero
9 - Le crocette
10 - La sartie
11 - La scotta della randa
12 - La boma
13 - L' albero
14 - Il tangone
15 - Il paterazzo
16 - Lo strallo
17 - Il vang


Quelques chiffres du marché italien du nautisme de plaisance.


on

1 comment



Le nautisme de plaisance se place en cinquième position des exportations italiennes. Environ 120.000 personnes y travaillent. Fleuron de l'économie italienne, le secteur a eu des difficultés considérables au cours des trois dernières années et le facturât a baissé de 50%.
Après la crise de 2008, c'est seulement en 2011 que le secteur a bénéficié d'une croissance entre +3% et +7%, par rapport à l'année 2010.
L’Italie revendique un leadership mondial dans la production de megayacht, en détenant 51,3% des ordres internationaux.
Pourtant le marché des bateaux d'occasion est fleurissant : en effet l'age moyen d'un bateau étant au-delà de 20 ans, le marché de l'occasion représente annuellement 2.000 unités en moyenne, avec des pics de 2.400 unités vendues.
Les exportations ont sauvé le nautisme italien de la faillite : en 2010, 67% de la production a été destinée à l'export et 33% au marché italien.
La production nationale est composée à 86,7% de bateaux à moteur, 6% d'embarcations à voile, 4,3% de canots pneumatiques et 2,5% par des unités dotées de moteurs hors-bord.
Notons n revanche que la production des bateaux à voile n'a pas bénéficié de la reprise: le facturât a baissé de 51,8% par rapport à celui de 2009.

Sources: Sole 24Ore

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


La nautica da diporto è la quinta voce dell'export nazionale: circa 120mila persone sono impiegate nel settore. Fiore all'occhiello dell'economia italiana, il settore nautico ha registrato notevoli difficoltà nell'ultimo triennio, infatti il fatturato è diminuito del 50%.
Dopo la crisi del 2008, solo nel 2011 il settore ha registrato una crescita compresa tra +3% e +7%, rispetto all'anno 2010.
L'Italia vanta una leadership mondiale nella prouduzione di megayacht, ovvero di imbarcazioni al di sopra dei 24 metri, detenendo il 51,3% del portafoglio ordini
Tuttavia il mercato delle imbarcazioni di occasione fiorisce in Italia, l'età media è superiore ai 20 anni. Difatti si stima che le vendite non superino i 2.000, 2.400 l'anno.
L'export inoltre, ha salvato la nautica italiana dal baratro : nel 2010 il 67% della produzione è stata destinata all´export e il 33% al mercato italiano.
La produzione nazionale è composta per l’86,7% da scafi a motore, per il 6% da scafi a vela, per il 4,3% da gommoni e il 2,5% da unità con motori fuoribordo.
La produzione di unità a vela al contrario non ha vissuto un altrettanto facile ripresa: il fatturato è calato rispetto a quello del 2009, del 51,8%
.

Fonti : Sole 24Ore


Il vero motore della nautica: il turismo.


on

No comments

Il bacino del Mediterraneo è una delle prime zone turistiche al mondo.
Più di 275 milioni di arrivi all'anno: più del 30% del mercato mondiale del turismo si trova nel Mediterraneo, di cui il 50% nelle zone costiere.
Secondo l'osservatorio Plan Bleu situato a Sophia Antipolis, nel 2025 gli arrivi saranno circa 400 milioni.
L'afflusso non è inoltre ugualmente ripartito: fra le destinazioni di maggiore ricezione troviamo l'Italia e la Francia.
Quale il ruolo della nautica da diporto italiana e francese nella crescita progressiva del turismo?
La presenza delle strutture portuali assume un'importanza significativa, perchè oltre ad accogliere direttamente i praticanti della nautica di altri paesi, rappresentano allo stesso tempo un'attrazione grazie anche agli eventi organizzati dagli stessi.
La costruzione di un porto permette di avere una configurazione urbanistica differente che stimola inoltre la costituzione di attività attinenti alla nautica nei pressi della zona portuale.

Nell'avvenire i porti turistici saranno coinvolti nella contribuzione di molteplici sfide, come rafforzare i numeri dei turismo marittimo, ovvero sia di coloro che trascorrono una o più notti nella struttura portuale sia della popolazione locale che fa uso dei servizi portuali, garantire servizi di intrattenimento a coloro che visitano le attrazioni nelle strutture portuali.
Il grafico riportato testimonia come a causa della carenza legislativa in materia di porti turistici, l'Italia sé meno competitiva rispetto ad altri stati, a livello di strutture portuali, nonostante la crescente domanda di posti-barca espressa dai diportisti nautici. Lo stato non ha fornito probabilmente gli strumenti finanziari per sostenere la costruzione di ulteriori porti: il grafico dimostra come la densità di porti sia più alta in Francia, 15 chilometri in media di distanza fra ogni porto , rispetto all'Italia, con 32 chilometri.
A questo proposito, la zona della Costa Azzurra potrà finalmente prendere una boccata d'aria dalle incessanti richieste di posti barca, grazie alla costruzione del porto 'più ecologico' d' Europa a Ventimiglia. Chiamato Cala del Forte, questo porto ospiterà 300 posti barca, da 8,5 a 45 metri di lunghezza oltre che 44 appartamenti, 13 mila metri quadri di posteggi, 15 mila di verde pubblico, negozi, bar, ristoranti e locali comunali. Un'occasione per riqualificare la zona, creando aree pedonali, favorendo la viabilità e favorendo l'installazione di immobili di alta gamma dotati di vista mare. La struttura sarà attiva entro la prossima estate.
In Francia invece non sono ancora iniziati i lavori ma sono state accolte con favore due candidature: quelle per il nuovo porto di Saint-Jean-Cap-Ferrat e per il porto a secco di Beaulieu-sur-Mer. Entrambi hanno ricevuto l'approvazione del Ministero dell'Ecologia.
Il primo permetterà la creazione di 60 posti barca e di aumentare la dimensione di 30 posti già esistenti: il secondo progetto è parte di uno studio che mira a riorganizzare la zona portuale della città. In questo studio una delle proposte riguarda la realizzaizone di un porto a secco interrato che permetterà la salvaguardia dell'acqua dall'inquinamento.
L'inquinamento delle acque nei porti turistici infatti deriva dal rilascio in mare di reflui provenienti dai servizi igienici sulle imbarcazioni (acque nere) e dalle acque di lavaggio ( acque grigie).
Lo sviluppo sostenibile è il nuovo obiettivo della nautica italiana e francese: la ricerca di soluzioni 'ecologiche' è applicata sia nelle riorganizzazioni degli spazi portuali sia nella costruzione delle unità da diporto.

Ma sarà possibile migliorare la situazione di inquinamento o ci troviamo di fronte a una situazione irreversibile di inquinamento delle zone portuali?

Quelques chiffres du marché français du nautisme de plaisance.


on

No comments




L’Italie occupe la première position en ce qui concerne la production des bateaux de plaisance haut de gamme et pour le nombre de petits chantiers. En revanche les chantiers français sont caractérises par des dimensions plus grandes.
La France détient le leadership en termes d'unités produites en Europe et dans la construction des bateaux à voile et embarcations pneumatiques.
Le nautisme de plaisance français a connu une période difficile dans les années 90, mais a eu une forte croissance à partir de l'année 1997.
2008 a été l’année de la crise pour tout le marché mondial du nautisme de plaisance, qui s'est contracté de 50%.
Actuellement la production française, avec 901 millions d'euros en 2011, n'a pas encore réalisé les performances des années 2007 et 2008, à savoir 1,2 milliards .
En 2011 le taux d'exportation des embarcations est 67% par rapport à 63,2% en 2010. Le secteur nautique français contrôle le marché mondial des bateaux de moins de 24 mètres avec une part de marché de 10%.
La clientèle se concentre en Europe, bien que le nombre de clients en provenant de Chine, Amérique du Sud et Russie augment fortement.
Aujourd'hui en France 5 millions de personnes pratiquent le nautisme de plaisance pour environ 500.000 bateaux actifs.
En 2010, 80.000 bateaux ont été vendus, mais seulement 20.000 sont des nouvelles immatriculations. Le marché des bateaux d'occasion résulte dynamique et il bénéficie d'une augmentation du chiffre d'affaires de 5% par rapport à l'année 2010.
Les entreprises du secteur ( construction, distribution et services) sont environ 4.900 et ont généré un chiffre d'affaire de presque 4,16 milliards d'euros.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------


Riporto una breve panoramica del mercato nautico francese.
A differenza dell' Italia che risulta prima in Europa per quanto riguarda il valore della produzione di unità da diporto e per il numero di cantieri, icantieri francesi sono invece quelli che presentano le dimensioni maggiori.
Appartiene sempre alla Francia la superiorità in termini di unità prodotte in Europa e la leadership nella costruzione di barche a vela e di barche imbarcazioni pneumatiche da diporto.
Il settore nautico francese conosceun periodo difficile negli anni 90 per poi avere una forte crescita a partire dal 1997.
Il 2008 è l'anno di crisi dell'intero mercato mondiale della nautica da diporto, che si contrae del 50%.
Attualmente la produzione francese non ha ritrovato ancora le performance del biennio 2007 e inizio 2008, ovvero 1,2 miliardi di euro rispetto alle cifre attuali che si attestano ai 901 milioni di euro.
Nel 2011 il tasso di esportazione di imbarcazioni è del 67%, rispetto alle 63,2% del 2010: il suo settore nautico controlla il 10% del mercato mondiale delle barche di meno 24 metri.
La clientela si concentra in Europa, anche se è sempre maggiore il numero di clienti provenienti da Cina, Sud America e Russia.
Attualmente la nautica da diporto francese conta 5 milioni di praticanti e 500.000 barche in attivo.
Nel 2010, 80.000 barche sono state vendute ma solo 20.000 costituiscono nuove immatricolazioni. Il mercato delle barche d'occasione risulta quindi dinamico, registrando un aumento delle cifre d'affari del 5%, rispetto al 2010.
Le imprese del settore (costruzione, distribuzione e servizi) sono circa 4.900 e hanno generato nel 2011, una cifra d'affari di circa 4,16 miliardi di euro.

Etica, competizione e regole: il mondo dello Yacht Club


on

No comments




Fra coloro che contribuiscono a far girare l'economia del settore nautico, gli Yacht Club hanno un ruolo non trascurabile.

Nella pratica sono associazioni di uomini, amanti della navigazione da diporto praticabile sia tramite yacht a motore sia con imbarcazioni a vela.
In realtà il passo da struttura associativa a società quotate in borsa è stato breve per alcuni di questi club.
Le funzioni originarie di promozione della nautica hanno ceduto al passo al ruolo fondamentale di organo di riferimento dei praticanti talvolta anche in sostituzione alle capitanerie di porto gestendo personalmente alcuni moli d'attracco.

Attualmente ogni Yacht Club è a capo dell'organizzazione di regate et eventi sportivi.
Le prime regate, vere e proprie competizioni sportive, erano destinate ai reali: ora sono eventi aperti a tutti i membri di uno yacht club, proprietari di imbarcazioni aventi le caratteristiche richieste da ciascuna di queste regate.

In generale nei siti internet degli Yacht club sia italiani che francesi, aderire a un club riveste un'importanza talvolta più ideologica che materiale: l' impegno richiesto comporta precisi doveri di partecipazione e talvolta morali, come la fedeltà al proprio club.
Altri Yacht Club preferiscono dare spazio nel proprio sito alla propria storia,come quello di Genova in cui fu Vittorio Augusto Vecchi insieme ad altri amanti della vela a fondare il club verso la fine dell'Ottocento.
Lo Yacht Club di Genova è uno dei più antichi del Mediterraneo, lo Yacht Club de France uno dei più prestigiosi.
Quindi nonostante l'attuale parvenza democratica far parte di uno Yacht club è sinonimo di appartenenza esclusiva anche se allo stesso tempo le regate e le conseguenti vittorie infervorano l'orgoglio nazionale di tutti.

Come non ricordare le vittorie delle sei imbarcazioni italiane riunite sotto lo stesso nome 'Luna Rossa', diventata orgoglio nazionale oltre ad essere il simbolo della vela italiana.

Fra i più importanti team francesi invece, troviamo Le Defi, che attualmente è diventata China Team in concomitanza con partner cinesi e la nuova equipe Energy Team, creata in occasione della Coppa d'America ( a livello mondiale la più celebre regata) del 2013.


Passione e affari : le nuove parole d'ordine degli yacht club.

Chantiers et innovation


on

No comments




En Italie: Riva, Perini Navi, Mochi Craft, Cantieri di San Lorenzo, Italcantieri, Gruppo Ferretti.
En France : Bénéteau, Blue Coast Yachts, Constructions mécaniques de Normandie, Chantier naval de Bordeaux, Couach, Ocea e Rodriguez Group.
Ceux-ci sont certains des plus connus chantiers nautiques français et italiens.

Les bateaux sont des produits complexes constitués par des assemblages de matériaux différents.
Chaque embarcation est unique, a une histoire propre, qui se développe, non seulement grâce à l'action des chantiers nautiques qui s'occupent de la construction et de la réparation, mais aussi grâce aux autres entreprises qui participent également aux processus productifs.
Nous ne devons pas négliger le rôle des firmes qui soignent le coté électronique, mécanique et la décoration du bateau : souvent ce dernier est la vraie attraction car elle est réalisée par des maîtres artisans.
Le chantier effectue un travail artisanal : chaque modèle n'est ni facilement reproductible, ni intentionnellement reproduite. Chaque structure est une pièce unique construite selon les exigences du client.
La production nautique réunit des niveaux d'excellence : le moteur de ce secteur, ce sont les petites boites d'artisans qui assistent les entreprises leaders. Ces dernières sont souvent de dimension moyenne, caractérisées par des logiques productives artisanales, même si dans le dernières années elles ont cherché à adopter des modèles de développement et logique de production en série, caractéristiques des secteurs les plus productifs.
La connaissance du monde nautique est définie « synthétique » : c'est seulement à travers l'application des ressources déjà existantes que naissent les innovations. Chaque problème résolu entre le fournisseur et le client, crée une nouvelle solution qui nourrit à son tour le processus productif. Mais pas seulement ; l'innovation provient de cela mais également d'autres éléments comme la recherche et développement, la capacité de l'entrepreneur, les indications données par les clients, les contraintes des fournisseurs, les suggestions des ouvriers, les salons nautiques et les relations avec les autres entreprises.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
In Italia, Riva, Perini Navi, Mochi Craft, Cantieri di San Lorenzo, Italcantieri, Gruppo Ferretti.
In Francia, Bénéteau, Blue Coast Yachts, Constructions mécaniques de Normandie, Chantier naval de Bordeaux, Couach, Ocea e Rodriguez Group.
Questi sono alcuni dei più famosi cantieri nautici presenti nei rispettivi paesi.

Le barche sono prodotti complessi costituiti da materiali diversi, assemblati insieme.
Ogni imbarcazione è unica, ha una propria storia che cresce tassello dopo tassello non solo grazie ai cantieri nautici che si occupano della costruzione e riparazione, ma anche grazie alla partecipazione di altre imprese nel processo produttivo .
Non deve essere trascurato infatti il ruolo delle aziende che si occupano di definire la parte elettronica, quella meccanica e l'arredamento interno della barca, spesso il vero punto di forza perchè curato da veri e propri maestri artigiani.


Dunque si può affermare che il cantiere realizza un vero e proprio lavoro artigianale: ogni produzione non è ne facilmente ne volutamente ripetuta: ogni unità risulta un 'pezzo unico' costruito in base all esigenze del cliente.

La produzione nautica riunisce livelli di eccellenza: i motori di questo settore sono le piccole imprese artigiane che vengono guidate e assistono le imprese leader.
Queste aziende sono spesso di medie dimensioni, caratterizzate da logiche produttive di tipo artigianali anche se negli ultimi anni hanno cercato di adottare modelli di sviluppo e logiche di produzione in serie caratteristici dei settori più avanzati.


La conoscenza del mondo nautico viene definita 'sintetica': solo attraverso l'applicazione delle risorse già esistenti nascono le innovazioni. Ogni problema risolto fra fornitore e cliente crea una nuova soluzione che alimenta a sua volta il processo innovativo.
Non solo : l'innovazione è data da questo e da altri elementi come la ricerca e sviluppo, le capacitò imprenditoriali, le indicazioni fornite dai clienti, fornitori e dipendenti, le fiere nautiche e i rapporti con altre imprese.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Fonti : 'I cluster nautici internazionali', A. Tracogna










Attention à l'appellation


on

No comments


Après un bref aperçu historique , on peut distinguer le « nautisme de construction », c'est-à-dire les chantiers navals qui s'occupent de la construction, de la réparation, de la démolition et le « nautisme de services », qui s'occupe du navigateur et des bateaux, y compris leur stationnement dans les ports de plaisance.
Il faut nommer les bateaux correctement, car la précision dans l'utilisation des termes est obligatoire : la fiscalité est différente selon les catégories.
En Italie nous pouvons distinguer :
- « Unità da diporto » : terme générique désignant toutes les constructions, quel que soit leur moyen de propulsion, destinées à la navigation de plaisance.
- « Nave da diporto » : unités avec une coque qui mesure plus de 24 mètres.
- « Imbarcazione da diporto » désigne les unités avec une coque qui mesure entre 10 et 24 mètres.
- « Natante da diporto » désigne les unités à rames ou avec une coque qui mesure 10 mètres ou moins.
Selon la legislation française:
- « Bateau de plaisance » : désigne les bateaux utilisés à des fins sportifs ou pour la plaisance, qui mesurent entre 2,5 et 24 mètres, indépendamment du moyen de propulsion.
- « Véhicule nautique à moteur » désigne les embarcations qui mesurent moins de 4 métrés, équipées d'un moteur à combustion intérieur.

Pour la législation italienne comme pour la française, on peut appeler « yacht » les bateaux au delà de 24 mètres, « superyacht » à partir de 40 mètres et « megayacht » à partir de 60 mètres.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Dopo una breve introduzione storica, è bene dire che nel diporto nautico è necessario distinguere la nautica di 'costruzione', quindi i cantieri navali che si occupano della costruzione, riparazione e demolizione e la nautica dei 'servizi' rivolti al diportista e all'imbarcazione stessa, compreso tutto ciò che riguarda le realtà portuali.

Inoltre una prima importante specificazione è la denominazione delle imbarcazioni.
La precisione nell'utlizzo dei termini è d'obbligo: la fiscalità infatti risulta differente da barca a barca.

In Italia possiamo distinguere:
- Unità da diporto, ovvero le costruzioni di qualunque tipo e con qualunque mezzo di
  propulsione destinate alla navigazione da diporto
- Nave da diporto: sono le unità con scafo di lunghezza superiore a 24 metri
- Imbarcazione da diporto: sono le unità con scafo di lunghezza da 10 a 24 metri
- Natante da diporto: unità di porto a remi o con scafo di lunghezza pari o inferiore a    
  10 metri.

Secondo la legislazione francese invece:
- Bateau de plaisance: barca destinata ad essere utilizzata a fini sportivi o per   
  diporto nautico, di lunghezza compresa fra i 2,50 metri fino ai 24 metri  
  indipentemente dal modo di propulsione.
- Véhicule nautique à moteur: imbarcazione che misurano meno di 4 metri,  
   equipaggiata da un motore a combustione interna.
Sia per la legislazione francese e sia per quella italiana, possono essere considerati yacht, le imbarcazioni aldilà dei 24 metri, super yacht a partire da 40 metri e megayacht a partire da 60 metri.












Les Posts les plus populaires